Amore e .......



“Le coppiette mi disgustano” diceva Carmelo Bene. Il suo anticonformismo era straordinario, per me molto divertente.
Si parla spesso d’amore, si riempiono pagine e pagine di libri, si pensa spesso all’amore (forse troppo), si è spesso afflitti dalla speranza di trovare la cosiddetta “anima gemella” e quando una relazione finisce male ci diciamo che “non era la persona giusta”. L’unica chiave di volta di tutto ciò è che temiamo terribilmente la solitudine, piace pensare che l’unico completamento umano sia quello con “L’altra metà della mela”, l’unico e solo amore in grado di durare una vita intera, la persona perfetta, quella piena di ideali, di sani principi, pronta a difendere sempre il proprio amore, l’unica e sola che si amerà per sempre …… non è chiedere un po’ troppo? Noi donne di solito siamo più legate a questi pensieri, e accresciamo così il mito del principe azzurro. Secondo me dovrebbero abolire l’abitudine di raccontare troppe fiabe ai bambini …… Basta con la storia del principe azzurro, e poi …. Ma perché azzurro? Non potrebbe essere rosso o verde, giallo, arancione, fucsia? …..fucsia …. quello fucsia di sicuro non sarà etero ……! 
Penso che ciò che di più grave affligge le nostre menti sia la solitudine, ed essa fa disperatamente sperare nel riscatto, nella fine di quel dolore sordo che può dare il non essere accompagnati nella vita o il non avere qualcuno a cui aggrapparsi sentimentalmente durante i momenti più difficili. A volte l’idealizzazione dell’altro da sé diventa così utopica che si arriva a sognare una persona che sia la proiezione di se stessi, esattamente compatibile con interessi, pensieri e comportamenti, in grado persino di provare gli stessi sentimenti, di avere le medesime sensazioni, per essere come due strumenti che suonano all’unisono (questi desideri utopici quasi ci trasformano in tanti Ermafrodito). Ma la soluzione non sta nel proiettare i propri desideri nel ritrovamento della perfezione umana. La perfezione non esiste, non è di questo mondo, la particolarità sta nel difetto, anche se in questa società si fa a gara per essere perfetti e formattati secondo modelli ideali. Penso che non siamo realmente in grado di stare con noi stessi e riversiamo tutti i nostri desideri, le aspettative, le mete, su l’altro da sé, sulla persona più vicina; ma l’unica vera perfezione è nell’imperfezione e nella cura e realizzazione di se stessi. Se non impariamo a stare bene con noi stessi non saremo mai in grado di stare bene con gli altri. Sul principe azzurro poi……. Non speriamo di trovare l’anima gemella o il compagno (o la compagna) perfetto, preoccupiamoci piuttosto di accettare noi e gli altri per come siamo (….umani..), preoccupiamoci di considerare i sentimenti disinteressati che ci vengono offerti (che già per loro natura sono rari) come dei tesori che valgono molto più delle pietre preziose, cerchiamo di aiutarci e di non essere così egoisti da pensare sempre ogni nostra azione solo in virtù dei propri interessi. …… ecco che la solitudine sarebbe così sconfitta, e con essa anche una serie di altri problemi del vivere sociale di cui non starò a parlare…. Vivendo così sarebbe davvero facile innamorarsi veramente !

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