The Gloaming
Ho già avuto modo di parlare di un cortometraggio di Andy Huang nel post Doll Face (qui), e ora ho trovato un altro interessante cortometraggio di questo regista, un filmato che mostra un’eccellenza grafica straordinaria insieme ad uno stile noir, un’aria manga e, ancora una volta, una pungente provocazione ad un mondo asservito alla tecnologia. The Gloaming è successivo a Doll Face di due anni (2007) e non delude le attese dello spettatore.
In Doll Face si criticava l’assoggettamento televisivo di un mondo che imita canoni standardizzati, in questo caso la dipendenza moderna sbeffeggiata è quella da computer. The Gloaming è ambientato nello spazio claustrofobico di un ufficio, in una cittadina immersa nelle tenebre e frequentata da strane presenze; a mezzanotte un uomo è ancora in ufficio a lavorare, scrive freneticamente alla tastiera del computer, le uniche luci che illuminano la stanza sono quella artefatta e violenta del monitor e quella naturale che proviene dalla finestra alle sue spalle; ad un tratto va via la corrente e per una frazione di secondo appare sul monitor un’immagine inquietante ma non chiara. Poi, al posto dello schermo un lungo tunnel nero e l’ignaro protagonista decide di attraversarlo.
Ad un certo punto si guarda indietro, pensando sia meglio uscirne, ma scorge in fondo una luce bianca, così cerca in tutti i modi di affrettarsi a raggiungerla; intanto dei corvi battono violentemente alla finestra come se volessero rompere il vetro. Ed è proprio questo che accade! Proprio mentre è quasi arrivato alla fine del tunnel viene raggiunto dal folto gruppo di corvi e ucciso come in un famoso film di Alfred Hitchcock.
Ma si ritrova ancora davanti il suo computer, è mezzanotte e ad un tratto va via la corrente ……….. samsara. Il resto è noto.
Nella nostra società così dipendente dalla tecnologia, in effetti, il nostro PC potrebbe idealmente trasformarsi in buco nero.... siamo un po' tutti succubi del computer. :-)
In Doll Face si criticava l’assoggettamento televisivo di un mondo che imita canoni standardizzati, in questo caso la dipendenza moderna sbeffeggiata è quella da computer. The Gloaming è ambientato nello spazio claustrofobico di un ufficio, in una cittadina immersa nelle tenebre e frequentata da strane presenze; a mezzanotte un uomo è ancora in ufficio a lavorare, scrive freneticamente alla tastiera del computer, le uniche luci che illuminano la stanza sono quella artefatta e violenta del monitor e quella naturale che proviene dalla finestra alle sue spalle; ad un tratto va via la corrente e per una frazione di secondo appare sul monitor un’immagine inquietante ma non chiara. Poi, al posto dello schermo un lungo tunnel nero e l’ignaro protagonista decide di attraversarlo.
Ad un certo punto si guarda indietro, pensando sia meglio uscirne, ma scorge in fondo una luce bianca, così cerca in tutti i modi di affrettarsi a raggiungerla; intanto dei corvi battono violentemente alla finestra come se volessero rompere il vetro. Ed è proprio questo che accade! Proprio mentre è quasi arrivato alla fine del tunnel viene raggiunto dal folto gruppo di corvi e ucciso come in un famoso film di Alfred Hitchcock.
Ma si ritrova ancora davanti il suo computer, è mezzanotte e ad un tratto va via la corrente ……….. samsara. Il resto è noto.
Nella nostra società così dipendente dalla tecnologia, in effetti, il nostro PC potrebbe idealmente trasformarsi in buco nero.... siamo un po' tutti succubi del computer. :-)
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