Proprietà e storia della Corniola





 La corniola è una varietà molto nota di calcedonio, contenente ferro, membro a sua volta della famiglia dei quarzi criptocristallini. Alla stessa famiglia appartengono l'agata, l'onice, l'eliotropio e il crisoprasio. È un diossido di silicio, cristallizza nel sistema monoclino e i cristalli hanno frattura concoide. 
 Da qui il colore rosso, che si forma nelle rocce vulcaniche a partire da magmi acidi contenenti, appunto, ferro. Se si sottopone il minerale a un leggero riscaldamento il suo colore diventa più intenso. I giacimenti più noti e sfruttati già nei tempi antichi erano in Asia, in India, in Persia, ecc. 
 Si tramanda: la corniola infonde vitalità, ottimismo e allegria, aiuta a eliminare i sentimenti negativi come l’odio, l’invidia e la gelosia, migliora l’umore, mette in contatto stretto con la terra, e trasmette coraggio e forza. Inoltre, aiuta la concentrazione, è utile quando si hanno delle preoccupazioni e può essere di grande giovamento alle persone che si sentono confuse o insoddisfatte, perché faciliterebbe l’integrazione, il pensiero realistico, la voglia di successo.  
 Si dice che sia una pietra adatta a portare le persone che sono "troppo spirituali" ad apprezzare e godere del mondo fisico. 
 La potete trovare in commercio a volte con colori molto chiari tendenti all’arancio brillante, altre volte con sfumature vicine al marrone e ruggine. Quando il colore è chiaro, la sua energia dominante è quella ricettiva/passiva, quella femminile. 
 Quando il colore tende allo scuro, invece, l’energia è identificata maschile e attiva. Le corniole giallo/arancio venivano considerate dagli egizi come il sangue fertile che la dea Iside, ogni 28 giorni, donava spontaneamente alla Terra. Per lo stesso popolo era simbolo di vita, e veniva usata al fine di accompagnare i defunti nell’aldilà, incastonata in gioielli o in forma di statuette depositate nelle tombe. I Romani sfruttavano i giacimenti arabi e persiani di questo minerale per realizzare gioielli e sigilli. L’uso della corniola per calmare l’ira e il mal di testa, o indurre la coagulazione del sangue, è descritto da Hildegard von Bingen (1098 - 1179, santa e naturalista tedesca) nel trattato “Physica” ("Storia naturale o Libro delle medicine semplici"). 
 Tra le credenze antiche, questa pietra stimolerebbe la fertilità, anche intesa come estro creativo. E, sempre nel Medioevo, era chiamata “pietra del parto” perché si riteneva aiutasse le donne in quel momento delicato.
 Generalmente viene utilizzata ancora oggi nella cristalloterapia, nello yoga, per allontanare le energie pesanti, per infondere il coraggio necessario, ma anche per favorire la concentrazione. 


 

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