L'Occhio della Provvidenza



  
 
 L'Occhio della Provvidenza è un'espressione utilizzata in araldica per indicare un occhio, generalmente raggiante, racchiuso all'interno di in triangolo. Infatti, viene rappresentato spesso circondato da raggi di luce o da gloria. Oggi, l'occhio della Provvidenza è generalmente associato alla Massoneria.
 A seconda della religione assume diversi nomi, ad esempio in quella egizia è conosciuto come "Occhio di Horo o di Horus", in quella buddista "Occhio del Mondo" - sempre e comunque ispirati alla divinità di turno (del resto l'entità non è una sola, infatti nella Bibbia si racconta di dèi a cui vengono dati una serie di nomi).
 L'Occhio di Horus è nella religione egizia il simbolo di protezione, della prosperità, del potere regale e della buona salute, ed è personificato dalla dea Wadjet (o Wedjat, Uadjet, Wedjoyet, Edjo o Uto). In seguito al sincretismo tra Horus e Ra nella divinità di Ra-Harakhti, l'Occhio di Horus viene associato all'Occhio di Ra, di cui diventa sinonimo, nonostante in origine i due occhi facessero riferimento a rappresentazioni grafiche ben distinte. 
 E' presente anche negli amuleti udjat, che venivano posti di regola all'interno dei bendaggi che avvolgevano il corpo del defunto, oltre che su rilievi, incisioni e papiri, in quanto simbolo di rigenerazione. E' costituito da un occhio, appunto, sovrastato dal sopracciglio e recante sotto da una spirale, per alcuni il tratto residuo del piumaggio del falco, animale del quale Horus prende le sembianze, ma anche evoluzione dei segni di lacrime. 
 L'amuleto era portato da uomini, divinità o animali sacri; poteva essere dipinto sulle navi come segno apotropaico, sui fianchi dei sarcofagi affinché il defunto potesse vedere nell'aldilà o sui muri come difesa dai ladri.
 

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