A proposito di ATLANTIDE......... 2° Puntata [di Lorena Liberatore]



Della mitologica isola si descrivono musicalmente nascita e distruzione, conseguenza quest'ultima del tentativo dell'uomo d'impossessarsi del potere assoluto per dominare incontrastato (tramite Energia); si tratta di una trama molto usata nella mitologia, nelle fiabe e nell'esoterismo; come è previsto nelle migliori tradizioni narrative chi incarna valori negativi è punito, così la popolazione è condannata a morire con l'intera isola. Come in un dipinto impressionista le scene vengono abbozzate con rapide "PENNELLATE" musicali che fanno levitare sotto gli occhi visionari dell'ascoltatore i momenti salienti di nascita e morte di Atlantide. Al limite del visionario e dell'impressionistico è il brano che reca il titolo dell'album: a metà tra i vocalizzi di On The Run in The Dark Side of the Moon, (grandioso, storico e visionario album dei Pink Floyd, uscito nel "lontano" '73), e quelli presenti nella colonna sonora di Ennio Morricone in C'era una volta il West (celebre film di Sergio Leone); interessante è anche Ora X, un brano molto tecnico, fatto alla batteria da Furio Chirico, forse poco alla portata di chi solitamente si accosta a melodie semplici, piacevoli e facilmente orecchiabili. Atlantide è il primo ed unico album della formazione a riscuotere un certo successo, è pieno di atmosfere rarefatte date dal piano elettrico e dal moog . La sezione ritmica mostra uno splendido lavoro incrociato di basso e batteria, presenta lati ossessivi lungo tutte le tracce, proiettando l' ascoltatore in una trama "concept" dal fascino estremo. Corposi sono i toni epici e apocalittici ripresi dalla cultura mitologica e classica.

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