Jung e la solitudine



Secondo una citazione che circola sui social, Jung avrebbe detto che la solitudine crea dipendenza quando ci si rende conto della grande pace che custodisce. Non sono riuscita a trovare la fonte, per questo credo sia una ricostruzione a posteriori, forse dedotta dal Libro Rosso. Sembra che Jung non abbia mai detto/scritto esplicitamente quella frase, ma in effetti il suo pensiero suggerisce che la solitudine è importante per conoscere, comprendere, sebbene un eccessivo isolamento può portare a una forma di dipendenza. 
Al di là di Jung, in effetti per alcuni la solitudine coincide proprio con questa descrizione. Anche se qualcuno la teme, penso che chi la ama ha già attraversato e superato un bel po' della propria oscurità. La solitudine custodisce tanta luce, può essere un luogo sicuro dove vedere con chiarezza, dove respirare silenzio. E il silenzio è pace, lontana dai "tu devi" e dalle costrizioni. La solitudine è l'assenza di fardelli, e la libertà di scegliere come e quando accettare compagnia. La solitudine è comprensione, perché custodisce apprendimento. La solitudine è pazienza. Perché attendere è meditare. Tutto il resto è caos, anche piacevole, ma caos. Il mondo nella stanza accanto, rumorosa e dalla porta socchiusa. … questo è per me.




Comments