Maledetta/Benedetta follia [Lorena Liberatore] 1° puntata
Non ho mai avuto un carattere molto mite e tranquillo, l’irrazionalità e le cose fatte ad istinto hanno sempre fatto parte di me, però negli ultimi anni ero riuscita a diventare il ritratto dell’equilibrio, della razionalità e della pacatezza, così m’infuriavo molto difficilmente, ero calma, fredda, in tutto ciò che decidevo o facevo; ma da dopo la laurea tutto è cambiato, sarà conseguenza dello stress, non so, sono tornata ad essere il ritratto dell’irrazionale, e l’equilibrio in questo periodo pare oramai una caratteristica solo del mio segno zodiacale. A proposito di stress, dissi scherzando al mio amico Carlo diversi mesi fa “Non riesco a riprendermi dallo stress della laurea, non sono più io”, mi rispose qualcosa del tipo “Sei rimasta traumatizzata da Carmelo Bene! “, e no, magari fosse così, ne avrei guadagnato infinitamente. Ma in realtà, scherzi a parte, la laurea non c’entra nulla!
Nella mia vita m’impegno in molte cose, faccio tutto in tempi serrati e con la pretesa d’ottenere il massimo da me, non amo aspettare o rimandare a “domani”, e mi ammazzo di fatica per ottenere le cose il prima possibile, così la mia vita è il luogo dell’ora e adesso, qui, in questo momento, domani non si sa; vivo in questo modo un perenne hic et nunc personale, trovandomi in alcuni casi più avanti degli altri; ciò spesso mi porta ad un mio “cortocircuito” tutto personale così che alcune volte perdo la mia faticata razionalità. Sfido chiunque al mio posto a non scoprire in sé un pizzico di follia e d’irrazionale, dovendo lottare e correre contro gli ostacoli perenni imposti dalla vita, dalla società, dagli imprevisti, e chiunque ha una limitazione fisica, frutto di una qualsiasi disabilità, sa cosa voglio dire.
Nella mia vita m’impegno in molte cose, faccio tutto in tempi serrati e con la pretesa d’ottenere il massimo da me, non amo aspettare o rimandare a “domani”, e mi ammazzo di fatica per ottenere le cose il prima possibile, così la mia vita è il luogo dell’ora e adesso, qui, in questo momento, domani non si sa; vivo in questo modo un perenne hic et nunc personale, trovandomi in alcuni casi più avanti degli altri; ciò spesso mi porta ad un mio “cortocircuito” tutto personale così che alcune volte perdo la mia faticata razionalità. Sfido chiunque al mio posto a non scoprire in sé un pizzico di follia e d’irrazionale, dovendo lottare e correre contro gli ostacoli perenni imposti dalla vita, dalla società, dagli imprevisti, e chiunque ha una limitazione fisica, frutto di una qualsiasi disabilità, sa cosa voglio dire.
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