Teatri orientali 2° puntata


La performance era incentrata su pose precise, ogni gesto aveva un particolare significato che simulava sentimenti e situazioni; buona parte della rappresentazione si concentrava sul canto, ovvero si rappresentavano drammi lirici che  oggi permettono di paragonare il teatro cinese alla nostra moderna Opera; le vicende narrate facevano riferimento ad aneddoti e storie della cultura popolare ed erano facilmente comprese. Questo teatro può essere paragonato ad una sorta di mercato o piazza, poiché gli spettatori potevano entrare ed uscire quando e come volevano, decidendo personalmente a quale parte assistere delle storie e per quanto tempo, e non era difficile per lo spettatore seguire il filo della recitazione poiché ogni storia narrata era perfettamente conosciuta, si trattava infatti di storie tradizionali e familiari e per questo se ne conosceva l’inizio e la fine. 
Il teatro cinese moderno ha capigliature elaborate e alte sulla testa, simili agli onkos greci, scarpe alte simili ai coturni, maschere, costumi molto elaborati e scenografie fisse; i costumi oggi indossati si rifanno alla moda della Cina di quattro secoli fa, i colori hanno valori precisi, così il rosso rappresenta la lealtà, il giallo il coraggio, il blu la risolutezza, il bianco l’arroganza, l’argento e l’oro la natura divina. Verso la fine del XIX secolo la scenografia era ancora molto semplice, c’era un unico fondale con 3 lati aperti sul pubblico e un tavolo e due sedie che potevano rappresentare, secondo le necessità, un banco, un letto, una collina o un ponte; le rappresentazioni si svolgevano nelle case da tè (a Pechino nel 1875 se ne contavano oltre 40) e non si pagava il biglietto ma la consumazione.
Altre forme tradizionali di spettacolo cinese sono le ombre cinesi e il teatro di marionette e burattini.

Comments

riri said…
Ciao Lorena,è con gran piacere che ho letto la tua descrizione così dettagliata sulle origini del teatro orientale.E' sempre bello imparare cose nuove ed immergersi nel mondo fantastico del teatro di marionette e burattini.E' un mondo incantato,mi fa venire in mente Napoli,quando da piccolina,alla festa di Piedigrotta ed a quella di S.Gennaro,ci portavano sul lungomare e c'erano i burattinai.
Grazie a te sono andata indietro nel tempo ed è un ricordo bello.
E' sempre un piacere per me quando passi dall'isola.
Ti auguro una buona serata.
Anonymous said…
Ciao Lori sono Rossella. Il tuo blog è interessantissimo! Complimenti tesoro! Ti abbraccio. BLUE.
Nicolanondoc said…
Ciao Lorena,ti riesce molto bene.. interpretare il teatro della vita,complimenti i tuoi scritti mi affascinano forse perchè in me esiste
quel pizzico di follia.